Crescono anche i costi di riparazione delle auto, nuove ed usate: secondo una ricerca commissionata da una compagnia assicurativa, la spesa per i costi di riparazione per auto in garanzia è cresciuta di 100 euro negli ultimi 5 anni, a causa del rincaro che hanno subito i pezzi di ricambio.
Per le auto di nuova generazione le rotture principali riguardano per lo più l’impianto elettrico, mentre è stato rilevato che per le auto usate, i primi problemi di malfunzionamento si verificano dopo circa 12 mesi di uso.
Le auto possono però dover essere riparate anche se hanno subito degli incidenti.
I costi delle carrozzerie per questo tipo di riparazioni possono variare per diversi motivi: dal tipo di danno, dal suo posizionamento, dal design dell’auto, dal tipo di vernice da usare.
Secondo Federcarrozzieri nel 2023 i prezzi sono aumentati del 15% e fino al 30% per le auto elettriche.
Se si subisce un incidente e l’auto riporta dei danni, si dichiara il sinistro alla propria compagnia di assicurazione che interviene per sostenere parte del costo.
In genere, anche in caso di sinistro con danni alla propria auto, la compagnia assicurativa tende a rifondere il danno al netto di una quota di franchigia o scoperto che di solito sono presenti come clausole nel contratto e che sono costi che ricadono sull’assicurato.
Come cercare quindi di limitare questo problema visto che i costi di riparazione crescono sempre di più?
Se non è possibile farsi rifondere un danno creato per disattenzione personale alla propria auto, è però possibile eliminare oggi completamente i costi di franchigia e scoperto dove presenti nella propria polizza auto.
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