Dopo tanti anni di sacrifici e di ore passate sui libri, il giovane medico si laurea!
È un traguardo importante che rappresenta il sogno di tutti coloro che hanno, come desiderio professionale, quello di indossare il camice bianco.
Dopo un primo momento di naturale euforia, subentra la fase di un generale senso di disorientamento.
Per iniziare a lavorare nel settore sanitario, al giovane medico è richiesta tanta energia, sacrificio e una consistente dose di pazienza.
Va ricordato che la Laurea in Medicina e Chirurgia consente l’accesso a numerosissimi settori professionali.
L’attività clinica, ossia l’insieme di tutte le prestazioni professionali che vengono praticate a contatto con il paziente, può essere svolta dal giovane medico sia nel settore pubblico con il Sistema Sanitario Nazionale, che nelle strutture accreditate con il SSN, che nel settore interamente privato.
Oggi la pandemia, stravolgendo completamente le abitudini della società, ha aperto, anche per i giovani medici, la possibilità di nuove forme di cura come la telemedicina e i videoconsulti, sempre più adottati da ospedali e centri di cura.
Se è vero quindi che la medicina è una delle professioni più affascinanti e che offre differenti sbocchi lavorativi, è anche vero che è quella che espone maggiormente il professionista al contatto con il suo cliente che è un paziente.
Mai come nella professione sanitaria è importante, anche per i giovani medici, essere tutelati da una polizza di RC Professionale, tra l’altro obbligatoria anche per legge.
Se è vero che con la legge GELLI del 2017 si è cercato di limitare i contenziosi per motivi medici, è anche pur vero che le cause che coinvolgono direttamente il professionista sanitario sono ancora purtroppo frequenti.
Nel 2019 sono state registrate ben 300 mila cause pendenti contro i medici in tutta Italia: tanto per dare un’idea del fenomeno, nella sola città di Milano ogni giorno un camice bianco subisce una denuncia.
È questo clima di “caccia al medico”, ancora molto diffuso, che ne compromette la serenità lavorativa e la necessaria alleanza terapeutica con i propri pazienti.
I giovani medici, anche se si stanno avvicinando a questa professione per la prima volta, devono essere consci di questa situazione e a che cosa vanno incontro.
Per questo è importantissimo per il giovane professionista sanitario scegliere tutele di compagnie assicurative note e specializzate in questo particolare ambito.
Ci permettiamo di consigliare a tutti i giovani medici di non fermarsi, nella valutazione della tutela assicurativa, solo alla variabile del costo della polizza.
Essendo l’ambito sanitario molto complesso, la scelta deve semmai prediligere piuttosto la piena affidabilità di chi assicura, la massima trasparenza e l’assistenza immediata per tutte le necessità manifestate dal medico.
Essere certi di essere pienamente tutelati dai rischi professionali è il solo modo di vivere con serenità questo lavoro.
I due tipi di copertura esistenti in genere per la sanità sono la formula in libera professione o per i dipendenti pubblici, per colpa grave.
Consigliamo a chi è un giovane medico di optare per la prima: la formula di libera professione, che in genere copre qualsiasi attività, che si tratti di sostituzione, guardia medica o scuola di specializzazione, in attesa che la carriera sanitaria del neomedico si delinei.
Consigliamo anche di tenere in considerazione un’altra importante variabile: la scelta del giusto massimale.
Il massimale è la somma massima che l’assicurazione mette a disposizione per il proprio assicurato per pagare i danni causati ai pazienti.
È fortemente consigliato al neomedico di non cadere nella trappola mentale che “tanto non succederà mai niente ed è meglio risparmiare con un massimale basso”.
Se un paziente arriva a denunciare anche un giovane medico, meglio essere certi di disporre di una tutela che ci possa coprire dei costi ai quali si va incontro.
Per un neo medico un massimale di almeno 2.000.000€ è considerato un buon punto di partenza.
Se un giovane medico sceglie da subito di tutelarsi non è necessaria la clausola della retroattività e su questo può risparmiare.
La retroattività indica difatti la possibilità di includere nella copertura anche l’attività sanitaria svolta precedentemente alla stipula della polizza, ma è indicata per medici che abbiano alle loro spalle diversi anni di esperienza.
Ugualmente la postuma, ossia la possibilità di coprire i rischi della propria attività professionale per un certo numero di anni dopo la fine del contratto assicurativo: ha senso solo per i casi di cessazione attività (morte o pensionamento).
Per un giovane neomedico è semmai importante scegliere una buona assicurazione che permetta eventualmente nel tempo di estendere queste garanzie, al momento dell’effettivo bisogno.
Consigliamo di prestare la massima attenzione anche alla quota di franchigia e alla percentuale di scoperto che devono essere dichiarate.
La franchigia è un importo fisso, che in caso di risarcimento danni, rimane sempre a carico del cliente.
Lo scoperto invece è uguale, ma quantificato in misura percentuale sul danno.
Basta pensare a un ipotetico danno medico di Euro 2.000.000: se lo scoperto è del 15%, significa che resterà a carico del giovane medico ben il 15% di 2.000.000 Euro, con un danno economico non da poco.
Infine è assolutamente consigliata la tutela Legale per procedimenti penali: nel 99% dei casi, quando si verifica un danno da responsabilità civile, si viene portati in tribunale e si devono affrontare onerose spese.
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