Quando si parla di assicurazioni professionali o di polizze di responsabilità civile, uno dei termini che più spesso genera dubbi è surroga. Un concetto giuridico fondamentale, ma non sempre spiegato in modo semplice.
In questo articolo chiariremo cos’è la surroga assicurativa, come funziona e perché è importante conoscerla per ogni libero professionista che si tutela con una polizza.
Cos’è la surroga in ambito assicurativo
Il termine surroga deriva dal latino subrogare, che significa “sostituire”. In campo assicurativo, indica il diritto della compagnia assicurativa di sostituirsi all’assicurato per recuperare da un terzo responsabile le somme pagate a titolo di risarcimento.
In altre parole, quando un assicuratore indennizza il proprio cliente per un danno subito, può rivalersi contro il soggetto che ha effettivamente causato quel danno.
Un esempio classico?
Immaginiamo che un architetto sia assicurato con una polizza RC professionale. Se il suo cliente subisce un danno e viene risarcito dalla compagnia assicurativa, quest’ultima — una volta pagato il risarcimento — potrà agire in surroga contro un eventuale terzo responsabile (ad esempio, un’impresa esecutrice o un fornitore che ha concorso al danno).
La base normativa della surroga
Il concetto di surroga è previsto dall’articolo 1916 del Codice Civile, che recita:
“L’assicuratore, che ha pagato l’indennità, è surrogato, fino alla concorrenza dell’ammontare di essa, nei diritti dell’assicurato verso i terzi responsabili.”
In sostanza, la legge tutela il principio per cui non si può ottenere un doppio risarcimento per lo stesso danno: una volta che l’assicurato ha ricevuto l’indennizzo, i diritti di rivalsa nei confronti del responsabile passano all’assicuratore.
Surroga e rivalsa: attenzione a non confonderle
Un errore piuttosto comune è confondere la surroga con la rivalsa.
Sebbene entrambe riguardino il recupero di somme, si tratta di concetti distinti:
- Surroga: è un diritto dell’assicuratore nei confronti di terzi responsabili del danno;
- Rivalsa: è invece il diritto dell’assicuratore di chiedere all’assicurato la restituzione dell’indennizzo, se il danno è derivato da dolo o colpa grave di quest’ultimo (nei limiti previsti dal contratto).
Per i professionisti, questa distinzione è cruciale: la surroga non comporta alcun rischio diretto, mentre la rivalsa sì, perché può attivarsi nei confronti dell’assicurato stesso.
Perché la surroga tutela anche il professionista
Può sembrare un meccanismo che serve solo alla compagnia, ma in realtà la surroga è una forma di tutela indiretta anche per il professionista assicurato.
Ecco perché:
- evita che più soggetti si rivalgano contemporaneamente sul professionista per lo stesso danno;
- contribuisce a mantenere equilibrato il sistema assicurativo, prevenendo abusi e doppi risarcimenti;
- in caso di responsabilità condivisa, permette di distribuire in modo più equo gli oneri economici tra i vari soggetti coinvolti.
In pratica, la surroga contribuisce a preservare la sostenibilità del sistema assicurativo, evitando che i costi dei risarcimenti ricadano, indirettamente, sugli assicurati stessi con premi più alti.
Esempio pratico: come funziona nella realtà professionale
Supponiamo che un ingegnere strutturista venga coinvolto in un contenzioso per un danno dovuto al cedimento di una parte dell’edificio.
Il cliente chiede il risarcimento e la compagnia dell’ingegnere paga.
Dalle perizie successive emerge che il danno è stato causato in realtà da una ditta che ha impiegato materiali difettosi.
A questo punto, la compagnia può esercitare il diritto di surroga contro l’impresa esecutrice, per recuperare — in tutto o in parte — la somma risarcita.
Il professionista, in questo scenario, non subisce alcuna conseguenza diretta, ma beneficia di un sistema che tutela l’equità dei rapporti tra assicurati e assicuratori.
Cosa deve sapere un libero professionista
Per chi è iscritto a un Ordine professionale (architetti, avvocati, medici, ingegneri, consulenti, ecc.), conoscere il concetto di surroga è utile per diversi motivi:
- Capire come opera la propria polizza RC professionale.
Sapere che la compagnia può rivalersi su terzi aiuta a comprendere meglio la portata della copertura. - Leggere con attenzione le clausole contrattuali.
Alcune polizze possono prevedere limitazioni o esclusioni relative al diritto di surroga, soprattutto in presenza di accordi contrattuali tra le parti. - Gestire correttamente i rapporti con colleghi, fornitori e partner.
In caso di lavori svolti in team o con imprese esterne, è bene definire chiaramente le responsabilità per evitare sovrapposizioni o contenziosi futuri. - Tutela della reputazione professionale.
La corretta applicazione della surroga può evitare che il professionista venga coinvolto in azioni legali che non gli competono.
Conclusione: conoscere la surroga significa conoscere i propri diritti
La surroga assicurativa non è solo un tecnicismo giuridico, ma un meccanismo essenziale che tutela sia le compagnie sia i professionisti assicurati.
Capirne il funzionamento aiuta a leggere con maggiore consapevolezza le condizioni di polizza e a gestire con lucidità eventuali situazioni di sinistro.
In definitiva, conoscere la surroga significa conoscere meglio i propri diritti e i confini della propria responsabilità, un aspetto fondamentale per ogni libero professionista che vuole lavorare in sicurezza e con piena tutela legale.







