Il mercato assicurativo è e sarà sempre di più un mondo digitale.
Agli italiani piace particolarmente acquistare prodotti assicurativi attraverso il web, evitando di recarsi fisicamente in agenzia, sia per risparmiare tempo, sia per risparmiare denaro: spesso nel web è possibile trovare ottimi prodotti assicurativi che vengono offerti dalle compagnie a costi inferiori grazie all’entità minore di spese di gestione determinata dalla mancanza di sede fisiche.
Secondo una ricerca di EY “L’assicurazione del Futuro e i modelli abilitanti”, si sta diffondendo una maggiore consapevolezza del consumatore finale verso la ricerca, sempre più digitale, di assicurazioni che possano coprire le esigenze dei più disparati ambiti della vita quotidiana e non più soltanto degli ambiti in cui l’assicurazione è oggi un obbligo di legge.
In un panorama assicurativo sempre più digitale, è bene tuttavia fare molta attenzione alle truffe che in un ambito come quello del web sono molto frequenti e facili da architettare a danno di chi acquista.
Non è certo un segreto che il web sia anche pieno purtroppo di fantomatici annunci di compagnie o intermediari assicurativi improvvisati o addirittura fantasma, che vendono in realtà polizze truffa.
Dall’inizio del 2022, l’IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ha segnalato ben 108 siti falsi, di cui 39 nei soli mesi di luglio, agosto e settembre: il fenomeno dei siti web truffa è preoccupante.
Per cercare di rendere consapevole il consumatore finale di questo sottobosco assicurativo digitale, l’IVASS ha messo a disposizione nel suo portale l’elenco completo delle imprese assicurative italiane ed estere ammesse ad operare nel nostro Paese e soprattutto la lista dei siti web di intermediazione assicurativa considerati irregolari, costantemente aggiornata.
Oltre a questo, è importante prestare molta attenzione e diffidare da annunci di prodotti a prezzi stracciati spesso veicolati attraverso canali social da piattaforme di truffatori, che hanno spesso nomi simili a quelli di compagnie assicurative rinomate, e controllare attentamente gli estremi identificativi di chi vende online che devono essere per legge riportati sul sito dove si acquista.
Tutto questo però spesso può non bastare e si può cadere vittime di truffe online.
Per questo motivo assaperlo.com, il canale digitale retail per il professionista e il privato di Assigeco, per tutelare al massimo chi acquista online dal portale, ha stretto una partnership con la Casa del Consumatore, nota associazione nazionale di consumatori riconosciuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e membro di membro di Beuc e Rete Consumatori Italia, che dal 2000, con i suoi consulenti e sportellisti, aiuta e difende migliaia di consumatori nei loro acquisti.
Assaperlo.com, a tutti coloro che acquistano dal portale, dà l’opportunità di aderire gratuitamente all’associazione di consumatori: il tesseramento, i cui costi saranno a carico completamente di assaperlo.com, comprende l’erogazione di una prima consulenza gratuita, per questioni di rapida soluzione, sia presso gli sportelli di Casa del Consumatore in tutta Italia che online o telefonicamente.
Il cliente di Assaperlo che dovesse necessitare poi di un’assistenza e consulenza più complessa, potrà optare per un tesseramento più completo dei servizi di assistenza della Casa del Consumatore, con uno sconto dedicato del 20%.
“Da oltre 40 anni noi di Assigeco siamo un punto di riferimento importante per la tutela dei professionisti; avendo da qualche anno aperto anche il canale online di assaperlo.com per orientarci anche verso il consumatore finale con un’offerta di soluzioni più ampia che si affianchi al nostro business storico di assicurazioni professionali, come azienda ci impegniamo sia a trovare partner di assoluta affidabilità per i nostri prodotti e servizi, sia a garantire la massima trasparenza online e i diritti di chi acquista dal nostro nuovo portale” commenta Osvaldo Rosa, Managing Director di Assigeco.
Giovanni Ferrari, Presidente nazionale della Casa del Consumatore dichiara a questo proposito: “Apprezzo molto che un’impresa, sicuramente uno dei primi casi in Italia, abbia deciso di promuovere il libero associazionismo consumeristico, accettando il confronto con un’associazione di consumatori anche in caso di reclami della propria clientela. Spero che quest’iniziativa abbia successo perché si tratta di un comportamento virtuoso e di un modello di business incentrato all’ascolto delle esigenze del cliente, sicuramente da incoraggiare”.
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