Tra tutte le forme di mobilità usate per spostarsi, quella che espone a un maggior rischio di incidente è la moto e coloro che sfrecciano su una due ruote sono sicuramente più sensibili alla percezione del rischio e ai danni conseguenti che si possono verificare in caso di caduta.
Nel 2020 si sono verificati ben 1,76 morti al giorno di motociclisti a seguito di incidenti e cadute, numero in calo ma solo per effetto della pandemia che ha costretto a una scarsa mobilità generale.
Nel 2019, prima del Covid, i morti sulle moto erano 2,15 al giorno, dato che con la fine delle restrizioni è tornato purtroppo a salire.
Che sia comunque una scivolata banale per la quale ci si risolleva immediatamente o una caduta più rovinosa, è molto importante sapere quali accorgimenti adottare per evitare conseguenze gravi che possono derivare da azioni anche involontarie.
Vi diamo in questo articolo alcuni consigli.
SPOSTARSI DALLA STRADA SUBITO, SENZA CURARSI DELLA MOTO
Quando si cade, anche se si pensa di non aver riportato gravi traumi o fratture, è consigliato ignorare la condizione della propria moto, preoccupandosi solo di sé stessi e spostandosi immediatamente dalla strada: restare sulla carreggiata significa poter essere travolti da un qualsiasi veicolo che sopraggiunge.
È buona norma inoltre, dopo qualsiasi caduta anche banale, aspettare un po’ prima di rimettersi in sella: meglio valutate bene le conseguenze della caduta che, anche se di poco conto, possono provocare capogiri.
NON TOGLIERSI IL CASCO, APRIRE LA VISIERA E NON FARE SFORZI
Quando un motociclista cade, se è cosciente e respira, non dovrebbe togliersi il casco ma dovrebbe limitarsi ad aprire la visiera, che aiuta a respirare meglio.
La rimozione immediata del casco deve essere eseguita solo nel caso di incidenti gravi e con l’aiuto di terze persone, onde evitare rischi alla salute ancora più pesanti.
Al motociclista che cade e che resta cosciente è sconsigliato anche assumere medicinali, meglio aspettare l’arrivo dei soccorsi.
È vivamente consigliato anche non muoversi, anche nel caso in cui ci si senta i riuscire a farlo: le cadute in moto possono provocare serie ripercussioni sugli arti e sulla colonna vertebrale, che si aggravano se sottoposti a stress ravvicinato.
NON SPOSTARE LA MOTO
Se la caduta ha provocato un incidente e ha coinvolto altri mezzi o persone o se è stata provocata da altri è molto importante non spostare la moto: questa operazione deve essere eseguita solo dalle forze dell’ordine dopo che avranno accertato le modalità del sinistro e le relative responsabilità dei coinvolti.
Solo se la caduta è avvenuta in solitudine senza alcun coinvolgimento di terze parti è permesso spostare la moto: in questo caso sarebbe però consigliabile avere un aiuto esterno. Risollevare un mezzo pesante come una moto dopo una caduta, anche se lieve, può essere impegnativo.
AVVERTIRE I SOCCORSI
In caso di incidente se chi cade dalla moto è ancora cosciente, deve avvertire immediatamente i soccorsi con il 112 o 115 specificando il luogo e le dinamiche dell’incidente.
A chi capita invece di trovarsi di fronte a un incidente, ricordiamo che è obbligato per il codice della strada a chiamare immediatamente i soccorsi: la prontezza e la velocità di questa operazione può salvare una vita.
Cadere da una moto può capitare purtroppo a tutti, anche ai motociclisti più esperti, e le cause possono essere le più disparate: una distrazione del conducente, un comportamento errato di un altro veicolo, un malore, un malfunzionamento improvviso della moto, un ostacolo improvviso.
La moto è un mezzo più pericoloso di altri per la circolazione: secondo uno studio svolto in Svizzera anni fa, in moto ci sono 89 morti per miliardo di km percorsi, contro i 9 dell’auto, i 0.9 del treno e 0.8 dell’autobus.
Quindi, il rapporto fra i morti di auto e moto è un terribile 1:10.
Per quanto riguarda le “sole” lesioni, invece, il rischio per un motociclista è di 7.9 volte maggiore di quello di un automobilista.
Questi dati non vogliono costringere nessuno a privarsi della moto, che per la maggior parte dei centauri è una grande e insostituibile passione: invitano semmai ad adottare accorgimenti più prudenti e tutta una serie di cautele maggiori, a partire dall’abbigliamento protettivo, ogni volta che si gira la chiave di accensione.
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Grazie a questo dispositivo, l’aiuto per il centauro in difficoltà è velocissimo, consentendo ampi margini di tempo per poterlo anche salvare, qualora la caduta abbia provocato danni gravi alla sua salute.
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Per conoscere questa esclusiva soluzione , consigliamo di dare un occhio anche a questa videointervista, realizzata dalla community di Miss Biker.
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