In questo articolo vogliamo parlare della figura del medico libero professionista e dei rischi professionali a cui può andare incontro mentre esercita.
Per poterlo spiegare in modo chiaro prima di tutto capiamo cosa è un medico libero professionista e perché diverso da un medico strutturato.
Questa distinzione spesso non è ben chiara neppure a chi esercita la professione sanitaria.
Nonostante si possa pensare che un medico libero professionista sia quello che ha una partita iva, in realtà questo non lo fa rientrare necessariamente in questa categoria.
Un medico viene definito libero professionista se organizza in modo autonomo e indipendente il suo lavoro, quando esercita in uno studio privato o comunque in una struttura in cui ha a disposizione uno spazio per le sue prestazioni e segue i suoi pazienti personali con i quali instaura rapporto diretto.
Se un medico agisce rispettando questi criteri, ma magari avendo un volume di affari piccolo per cui non è giustificata la partita iva, rientra comunque nella categoria del medico libero professionista e come tale risponde direttamente alle richieste di risarcimento per danni causati al paziente, per qualsiasi grado di colpa, con onere della prova e prescrizione decennale.
Non è indicato come medico libero professionista se invece non esegue il suo lavoro seguendo i punti sopra indicati ma si limita ad esercitare in una struttura sanitaria pubblica o privata quando è di turno.
In questo caso infatti il medico non instaura un rapporto professionale con il paziente che si trova nella clinica e viene definito medico strutturato o dipendente (se dipendente del sistema sanitario appunto) e di conseguenza cambiano anche le sue responsabilità e non deve rispondere in forma diretta al posto della struttura.
A cosa quindi un medico che rientra tra i liberi professionisti deve prestare attenzione? E come può far fronte ai rischi del suo lavoro?
RESPONSABILITA’ CIVILE PROFESSIONALE
Se inavvertitamente il medico libero professionista arreca un danno al paziente che cura direttamente, quest’ultimo gli farà causa chiedendo un risarcimento, spesso molto elevato.
Per far fronte a questo rischio, è opportuno che un medico libero professionista si doti di un’adeguata polizza di responsabilità civile professionale che interviene in caso di denuncia diretta da parte del paziente tutelando il medico.
Quando si decide di stipulare un’assicurazione professionale di questo tipo, il medico libero professionista deve valutare con attenzione alcuni importanti aspetti:
- la somma massima di copertura offerta (massimale)
- la quota di franchigia, che è la somma che resta comunque a carico dell’assicurato quando si denuncia un sinistro
- se chiarisce la specializzazione del medico e quali altre mansioni svolte dal medico sono comprese in copertura: medicina legale, alternativa, docenza universitaria
- una retroattività adeguata che tuteli anche da danni pregressi sulla base dell’anzianità della professione
- se copre danni derivanti da azioni di pronto soccorso
- se prevede la tutela per azioni di responsabilità civile verso eventuali dipendenti
- se copre eventuali azioni di rivalsa INAIL o INPS
- estensione geografica di validità della polizza
Occorre inoltre ricordare che questo tipo di polizze di RC professionale per medici liberi professionisti non contemplano mai ruoli amministrativi di Direttore, per i quali è necessaria una tutela a parte.
Un’assicurazione tra le più complete e prestigiose ricercate oggi da questa categoria di medici è offerta dal portale assaperlo.com, grazie al quale si può preventivare e sottoscrivere la polizza di RC professionale per i medici liberi professionisti direttamente online.
Ma oltre a questo tipo di assicurazione, un medico che esercita in libera professione dovrebbe valutare anche altre due assicurazioni aggiuntive: la polizza di tutela legale che lo mette al riparo da tutte le spese legali qualora fosse chiamato in un contenzioso .
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