Forse non tutti sanno che, da fine giugno 2022, le multe che possono arrivare per una violazione stradale potrebbero essere più care: è previsto infatti un aumento del 7% delle spese postali di notifica.
Questo è il risultato della decisione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la delibera 171/22/CONS del 6 giugno 2022.
Ma gli aumenti sul costo delle multe non si esauriscono solo nelle spese postali: da gennaio 2023 anche le varie sanzioni potrebbero risultare molto più onerose da pagare.
Le violazioni più frequenti che vengono registrate sono il divieto di sosta e l’eccesso di velocità, mentre rientra in quelle più costose il guidare un veicolo sprovvisti dell’assicurazione RC auto, che è obbligatoria per legge.
Va ricordato infatti che l’articolo 193 del Codice della Strada impone a tutti i guidatori di essere in regola con la polizza RC Auto: chi circola senza copertura (o con l’assicurazione scaduta) è soggetto, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, ad una sanzione che varia dagli 866 ai 3.464 euro; quindi, molto di più del normale premio che in genere si deve pagare per avere una regolare polizza RC auto base.
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Se tuttavia si riceve nostro malgrado una sanzione stradale, un modo per non pagare le spese postali è quello di farsi recapitare la multa via app o via pec (posta elettronica certificata).
Da tenere presente che con questa ultima modalità il verbale si considera notificato nel momento in cui arriva sulla mail dell’utente: se quest’ultimo non legge la email, la multa si considera in ogni caso consegnata e quindi dovrà essere pagata.
Si può contestare tuttavia un verbale se questo arriva non completo di tutti i dati o non esatto negli stessi che vengono riportati, se si è certi di non avere commesso la violazione contestata o se la stessa giunge all’utente dopo 90gg dal momento in cui è stata accertata.
In questi casi per contestare una multa stradale si può ricorrere entro 30 gg dalla notifica al Prefetto, oppure entro 60 gg al Giudice di Pace.