Forse non tutti lo sanno ma quello che è comunemente chiamato WEB si compone di diversi livelli.
La parte più tradizionale, che la maggior parte di noi navigatori conosce, è quella popolata da siti web, blog, e-commerce e che rappresenta circa un 4% dello spazio della rete.
Esiste un livello diverso dentro al WEB chiamato DEEP WEB, uno spazio pari al 90% della rete, non necessariamente illegale, dove vanno a finire tutte le pagine che i motori di ricerca non indicizzano e che sono recuperabili solo ed esclusivamente da chi conosce l’url esatto.
Circa il 6% di questo spazio deindicizzato, è quello che viene definito come DARK WEB, dove gli affari illeciti regnano sovrani: droga, armi, denaro contraffatto, finti titoli di studio, sicari, materiale pedopornografico, identità rubate, conti in banca fittizi, medicinali pericolosi per la salute.
È il mercato nero di internet, la rete oscura, tanto che per accedervi servono software specifici.
Anche se di per sé navigare nel dark web non è illegale, va tenuto presente che, essendo uno spazio totalmente fuori controllo, può comportare vari pericoli ed è semplicissimo finire in guai seri anche solo per file scaricati involontariamente.
La rete oscura è la prateria privilegiata delle organizzazioni mafiose e dei peggiori criminali e pervertiti che facendo leva sulle debolezze della psicologia degli altri, riescono a frodarli.
Tutte le volte che dei malintenzionati riescono, tramite operazioni di phishing o con l’uso di malware, a impossessarsi delle nostre credenziali e dei nostri profili anche social, fanno poi confluire tutte le identità rubate nel dark web, dove vengono poi rivendute dagli hacker per gli scopi più illegali che esistano, a danno completo della persona vittima del furto.
I dati più richiesti e meglio pagati in questo mercato nero sono indirizzi e-mail e password, conti bancari online, carte di credito.
Nessuno è immune al furto di identità, soprattutto oggi che la maggior delle nostre informazioni è sempre più digitale.
Questo tipo di frode sta avendo una crescita paurosa: alcuni studi hanno confermato che negli ultimi otto anni, oltre 7 miliardi di identità sono state sottratte violando i dati personali; in pratica una per ogni persona che abita il pianeta.
Una volta che i nostri dati ci vengono sottratti e arrivano malauguratamente nel DARK WEB, non esiste alcun modo per poterli rimuovere.
È uno scenario inquietante: ma ci sono modi per proteggersi?
Ciascuno di noi può cercare di adottare degli accorgimenti:
- Usare password forti e univoche, non condividendole su diversi account.
- Evitare acquisti e operazioni bancarie connettendosi a un hotspot Wi-Fi pubblico.
- Se ci si accorge che una società con cui si hanno delle relazioni ha subito una violazione, cambiare immediatamente i propri dati di accesso.
- Installare sui dispositivi che si usano, i migliori software antivirus e antiviolazione che esistono.
- Distruggere con cura tutti i documenti che possono riportare i propri dati, prima di gettarli.
Questi sono alcuni suggerimenti che possiamo dare per cercare di proteggerci da questo genere di frode, molto pericolosa e frequente.
Oggi, tuttavia, queste raccomandazioni non sono più sufficienti proprio per l’avanzare della digitalizzazione.
Le soluzioni di ID DEFEND, innovativa azienda italiana operante a protezione della sicurezza digitale, può fornire, con un solo clic, un valido aiuto a chiunque voglia tutelarsi dalle truffe .