Con l’arrivo della bella stagione e per almeno fino al primo autunno quando la temperatura è ancora tiepida, per tutti torna il desiderio di muoversi per delle vacanze o brevi escursioni che siano.
C’è chi va al mare o al lago o sui monti.
Proprio gli appassionati delle escursioni o delle passeggiate in collina o montagna devono però prestare attenzione a incontri imprevisti che possono rivelarsi problematici: quelli con le vipere.
In Italia questi misteriosi e molto temuti serpenti vivono maggiormente sulle Alpi e sugli Appennini dove prediligono luoghi caldi e asciutti dal piano fino a quote superiori ai 2000 m, anche se recenti fatti di cronaca hanno fatto trovare degli esemplari di vipere in alcuni giardini addirittura a Roma.
Ma come riconoscere se si tratta di una vipera nel caso malaugurato che si incroci nel nostro viaggio un serpente?
Capire se si tratta di una vipera o di altro animale può non essere semplice: in genere però le vipere sono corte e tozze, non superano gli 80cm e hanno tante piccole squame sul capo, la loro pupilla è verticale (almeno per quella italiana).
Si sa che il morso di una vipera può essere molto pericoloso per un essere umano e immediatamente letale per soggetti allergici o fragili come bambini e anziani, ma se si incontra questo serpente è anche bene ricordare che una vipera non attacca mai un uomo di sua iniziativa.
La vipera, per lo meno quella italiana, ha un’indole schiva e tende piuttosto a nascondersi: il morso viene usato per fini predatori e non per difendersi.
A meno che non si abbia la sfortuna di calpestarla incidentalmente mentre riposa sotto o vicino a un sasso, una vipera non attacca l’uomo.
Chi è stato morso ha in genere adottato un atteggiamento poco prudente perché ha provato a maneggiare impropriamente questi animali o ad avvinarsi troppo.
Ma cosa fare se sfortunatamente si viene morsi da una vipera?
Innanzitutto, non fare ciò che la credenza popolare insegna: no a lacci emostatici, a incidere la ferita o tanto meno provare a succhiare il morso per estrarre il veleno, ma avvisare subito i soccorsi evitando di muoversi e mantenere la calma.
È consigliato togliere anelli o bracciali in quanto il veleno fa gonfiare gli arti e applicare un bendaggio compressivo nella zona del morso per rallentare la circolazione linfatica senza fermare quella sanguigna.
Ci sono oggi in commercio anche utili dispositivi medici che emettono impulsi elettrici per rallentare la propagazione del veleno nel corpo e possono essere usati come primo soccorso in attesa di essere portati in ospedale.
Il morso di una vipera è uno dei tanti possibili inconvenienti e imprevisti che possono capitare durante una vacanza e quando si intraprende un viaggio è super consigliato, soprattutto oggi, dotarsi di un’adeguata assicurazione viaggio che possa far fronte a queste problematiche.
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