Come è ormai noto ai più, nella maxi-agevolazione del Superbonus 110%, ogni qual volta il contribuente opti per la cessione o lo sconto in fattura, è richiesta l’apposizione del visto di conformità sull’apposita comunicazione denominata “comunicazione dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica“.
Il visto di conformità che viene richiesto, definito “leggero” e da non confondersi con il cosiddetto “visto pesante” che non è funzionale al Superbonus 110%, è richiesto per il riscontro della corrispondenza dei dati indicati nella dichiarazione con i dati relativi ai documenti e alle disposizioni che regolano detrazioni, deduzioni, crediti d’imposta e scomputo delle ritenute d’acconto.
Rilasciato solo ed esclusivamente da soggetti abilitati, tra cui anche la figura dei commercialisti che devono essere in possesso di una regolare polizza assicurativa di responsabilità civile professionale con la garanzia del visto leggero, è un documento che attesta esclusivamente un’attività di controllo formale e non di merito, con il fine di evitare errori materiali e di calcolo. In base ai documenti predisposti dal contribuente, il visto di conformità attesta che sussistono i presupposti per l’accesso alla detrazione fiscale.
Il commercialista o altro professionista abilitato, che è auspicabile venga coinvolto nell’analisi dei processi del Superbonus 110% sin dall’inizio, deve altresì verificare la presenza delle asseverazioni e attestazioni a loro volta rilasciate da tecnici incaricati, coperti da apposita polizza assicurativa di responsabilità civile professionale conforme alle normative, a cui è chiesto comunque un controllo formale di tipo documentale, analogo a quello effettuato sulla documentazione prodotta dal contribuente ai fini del rilascio del visto di conformità sul Modello 730.
Al fine di fornire utili strumenti di lavoro ed evitare che ci siano errori che potrebbero far rifiutare la detrazione inoltrata, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, insieme alla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, ha messo a punto la nuova check-list, aggiornata alle ultime novità normative di aprile 2021.
In questo periodo si parla molto di semplificazione necessaria, anche per il Superbonus, e secondo l’Istituto Nazionale Tributaristi il visto di conformità complica semmai un quadro di adempimenti già abbastanza complesso e non è in linea con il processo appunto di semplificazione che dovrebbe essere garantita dal processo di digitalizzazione.
Il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi ha così dichiarato in un comunicato stampa diffuso il 30 aprile 2021: “Il nostro Paese ha bisogno nei vari settori di interventi strutturali, chiari, semplici, che gravino il meno possibile sulla fiscalità generale e che si finanzino soprattutto con il maggior gettito creato, garantendo al contempo vitalità al settore edile indispensabile per la ripresa della Nazione”.
Se sei un professionista tecnico o contabile alle prese con il Superbonus 110%, quali sono i tuoi suggerimenti per poter rendere il più possibile semplice e chiara questa importante maxi-agevolazione che mira a riqualificare il vetusto patrimonio immobiliare italiano e proiettare sempre di più il nostro paese verso una reale transizione ecologica?