L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando ogni settore professionale, e la professione legale non fa eccezione.
Gli avvocati, oggi più che mai, si trovano di fronte a una trasformazione profonda del proprio lavoro, tra nuove opportunità offerte dall’automazione legale e nello stesso tempo, rischi legati all’utilizzo dell’IA nelle attività quotidiane.
Cerchiamo con questo articolo di descrivere i vantaggi e gli svantaggi offerti dalla nuova rivoluzione digitale.
VANTAGGI
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale nel settore legale ha compiuto passi da gigante.
Strumenti basati su IA vengono utilizzati per analisi giuridiche, ricerca di precedenti, redazione automatizzata di documenti, gestione delle pratiche e supporto alla consulenza.
Queste soluzioni digitali rappresentano una grande opportunità per migliorare l’efficienza, ridurre i tempi di lavoro e aumentare la precisione.
I principali vantaggi per un avvocato si possono così riassumere:
1. Maggiore efficienza operativa
L’IA permette di automatizzare compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto, come la classificazione di documenti, la ricerca giurisprudenziale e la scansione di contratti. Software come ROSS, LexisNexis e Kira Systems sono già in grado di analizzare milioni di documenti in pochi secondi, fornendo un’assistenza potente all’avvocato.
2. Miglioramento della precisione e riduzione degli errori
L’uso dell’IA nel diritto contribuisce a ridurre il margine di errore umano. Un sistema ben addestrato può individuare incongruenze, anomalie o clausole rischiose che potrebbero sfuggire anche all’occhio più esperto.
3. Accesso a servizi legali più economici e inclusivi
Con la riduzione dei costi operativi, l’automazione legale può rendere i servizi legali più accessibili per privati, piccole imprese e startup, contribuendo a una maggiore democratizzazione del diritto.
4. Supporto alla previsione degli esiti legali
Alcuni software di IA possono analizzare casi precedenti e stimare la probabilità di successo in una controversia. Questo tipo di legal analytics è particolarmente utile in ambito civile e commerciale, per orientare la strategia legale in modo data-driven.
SVANTAGGI
Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie solleva anche interrogativi etici, giuridici e pratici, nonché rischi rilevanti che ogni studio legale dovrebbe valutare con attenzione come:
1. Rischio di dipendenza e perdita di competenze
Un uso eccessivo dell’IA può portare gli avvocati, soprattutto i più giovani, a perdere il contatto con la pratica giuridica e a dipendere da strumenti automatizzati, senza sviluppare adeguatamente le competenze analitiche e interpretative.
2. Problemi di trasparenza e accountability
Molti algoritmi di IA sono delle “scatole nere”, il che significa che non è sempre chiaro come arrivano a una determinata conclusione. Questo rappresenta un problema in un settore dove la trasparenza e la tracciabilità delle decisioni sono fondamentali.
3. Rischi per la privacy e la sicurezza dei dati
Gli studi legali trattano informazioni altamente sensibili. Utilizzare software di IA richiede grandi quantità di dati, spesso conservati su server cloud. È quindi essenziale valutare attentamente i rischi di cybersecurity, le conformità al GDPR e la tutela del segreto professionale.
4. Questioni etiche e deontologiche
Qual è il limite dell’utilizzo dell’IA nella consulenza legale? Un algoritmo può suggerire una strategia processuale, ma non può (e non deve) sostituirsi al giudizio professionale dell’avvocato. Il rispetto del codice deontologico e dell’etica forense è una questione centrale nel dibattito su IA e diritto.
5. Disuguaglianze tra studi legali
I grandi studi, con maggiori risorse economiche, sono in grado di adottare soluzioni di IA più avanzate, creando un divario crescente con i piccoli studi o i professionisti individuali. Questo può accentuare la polarizzazione del mercato legale.
Di fronte a questo panorama quale ruolo ed evoluzione avrà quindi la IA e l’attività dell’avvocatura?
Noi crediamo che l’intelligenza artificiale non sostituirà gli avvocati, ma trasformerà profondamente il loro modo di lavorare. Le soft skills, il pensiero critico, la capacità di interpretazione giuridica e la relazione con il cliente resteranno centrali e insostituibili.
L’avvocato del futuro dovrà sviluppare nuove competenze digitali e abbracciare un approccio interdisciplinare. Conoscere i fondamenti dell’intelligenza artificiale applicata al diritto sarà cruciale per restare competitivi e garantire un servizio di qualità.
L’avvocato del futuro che sarà perspicace nell’uso dell’IA dovrà essere in grado di integrare l’intelligenza artificiale nel suo studio in modo sicuro, cercando di sfruttare le opportunità e riducendo i rischi con alcune strategie:
- Valutare attentamente le tecnologie da adottare, preferendo strumenti certificati e trasparenti;
- Formare lo staff legale sull’utilizzo consapevole dell’intelligenza artificiale;
- Stabilire policy chiare sull’uso dell’IA, con attenzione alla privacy e alla responsabilità;
- Affiancare sempre l’IA al giudizio umano, evitando l’automazione cieca dei processi decisionali.
Conclusioni
L’intelligenza artificiale rappresenta una grande opportunità per il mondo legale, ma va affrontata con consapevolezza e responsabilità. I professionisti del diritto devono prepararsi a un cambiamento epocale, dove la tecnologia non sarà nemica, ma alleata, se utilizzata nel rispetto dei principi etici e della centralità della persona.
In un mondo in continua evoluzione, chi saprà integrare l’IA nella professione forense con equilibrio e visione sarà protagonista del diritto di domani.
Proprio perché il settore è in forte cambiamento ed evoluzione, non va dimenticata l’importanza per ogni avvocato di tutelare la sua professione con un’adeguata e completa polizza professionale.
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