La professione dell’ortopedico, che può seguire un paziente dal momento in cui si ammala fino a quando recupera, magari grazie a un intervento chirurgico appropriato, non è certamente priva di rischi professionali.
I danni che possono essere arrecati al paziente in modo involontario non si limitano agli interventi chirurgici invasivi; anche le attività cliniche conservative comportano rischi professionali significativi. Questi rischi, se non gestiti adeguatamente, possono esporre il medico a responsabilità civili e penali.
Analizziamo in questo articolo i principali rischi non chirurgici a cui può andare incontro un ortopedico.
1. Errori Diagnostici e Ritardi nella Diagnosi
Una diagnosi errata o tardiva può compromettere gravemente la salute del paziente, portando a trattamenti inappropriati o inefficaci.
In ambito ortopedico, ciò può tradursi in peggioramenti clinici o danni permanenti.
Secondo la legge Gelli-Bianco, tali situazioni possono comportare responsabilità professionale per il medico.
2. Prescrizione di Trattamenti Inadeguati
La scelta di terapie conservative, come fisioterapia o farmaci, richiede una valutazione attenta. L’adozione di trattamenti non supportati da evidenze scientifiche può non solo compromettere la salute del paziente ma anche esporre l’ortopedico a responsabilità professionali.
3. Comunicazione Inefficace con il Paziente
Una comunicazione chiara e completa è essenziale.
La mancata informazione sui rischi, benefici e alternative terapeutiche può portare a incomprensioni e, in caso di esiti negativi, a contenziosi legali.
Il consenso informato deve essere ottenuto in modo trasparente e documentato.
4. Aspetti Medico-Legali e Responsabilità Civile
Anche in assenza di interventi chirurgici, l’ortopedico può essere coinvolto in procedimenti legali per presunta malpractice.
La responsabilità civile può derivare da negligenza, imprudenza o imperizia nella gestione del paziente.
È quindi fondamentale adottare pratiche cliniche basate su linee guida aggiornate e mantenere una documentazione dettagliata di tutte le decisioni cliniche.
La pratica ortopedica non invasiva comporta rischi professionali significativi che richiedono attenzione e gestione proattiva.
L’adozione di un approccio basato su evidenze scientifiche, una comunicazione efficace con il paziente e una documentazione accurata sono strumenti essenziali per mitigare questi rischi e garantire una pratica clinica sicura e responsabile.
È inoltre consigliato al professionista di sottoscrivere un’assicurazione che lo possa tutelare da richieste di risarcimento danni che possono essere avanzate da terzi.
Su assaperlo.com, il portale retail di Assigeco, è disponibile con un solo clic la polizza LLOYD’S che tutela il patrimonio da azioni di responsabilità civile dell’ortopedico per atti non invasivi.
Va inoltre ricordato che, se il professionista sanitario è alle dipendenze di una struttura pubblica o privata, è bene che si tuteli anche per la colpa grave, ossia per tutti quei casi in cui per un suo errore involontario l’Erario, l’Ente, la Regione, lo stato la struttura di cura dove lavora, gli dovessero chiedere il risarcimento del danno economico loro arrecato.
Su assaperlo.com è disponibile un’assicurazione che tutela da questo rischio.